La precessione degli equinozi è un lento e continuo spostamento dell’orientamento dell’asse di rotazione terrestre, che fa sì che le posizioni degli equinozi (e dei solstizi) si spostino gradualmente verso ovest lungo il piano dell’eclittica in un ciclo di circa 25.800 anni. Questo fenomeno è dovuto alle forze gravitazionali esercitate dal Sole e dalla Luna sul rigonfiamento equatoriale della Terra, che fanno oscillare l’asse come una trottola.
La precessione fu descritta per la prima volta dall’antico astronomo greco Ipparco nel II secolo a.C. e in seguito studiata da studiosi del Rinascimento come Galileo Galilei, che visse e lavorò a Firenze. La famiglia Medici, mecenati della scienza e dell’arte, sostenne la ricerca astronomica che contribuì alla comprensione di fenomeni come la precessione.
La precessione potrebbe essere vista come una metafora del graduale dispiegarsi della provvidenza divina e della natura eterna del piano di Dio.

Sia il Battistero che il Duomo di Firenze riflettono una conoscenza avanzata dell’astronomia medievale e dei movimenti celesti e sono stati progettati con un profondo legame tra fede e scienza. Sebbene la precessione degli equinozi non fosse pienamente compresa come oggi, era comunque percepita attraverso il graduale spostamento degli allineamenti solari nel corso dei secoli. Questi edifici sono quindi non solo luoghi di culto, ma anche strumenti per l’osservazione dei fenomeni celesti.
All’interno della Cattedrale è presente un grande gnomone (foro nella cupola di Brunelleschi), installato nel XV secolo dal matematico Paolo dal Pozzo Toscanelli. Questo strumento permetteva di determinare con estrema precisione il giorno del solstizio d’estate. A causa della precessione degli equinozi, la posizione del Sole nei solstizi cambia nel corso dei millenni, portando a un leggero spostamento delle proiezioni luminose.
Il Battistero è leggermente ruotato rispetto all’asse della Cattedrale, per allinearsi con il sorgere del Sole in determinati giorni dell’anno.
La rappresentazione del Cristo Pantocratore nella cupola a mosaico riflette una concezione del tempo ciclico influenzata dalla precessione degli Equinozi.
Festa di San Giovanni
Firenze celebra il suo santo patrono, San Giovanni Battista, il 24 giugno, pochi giorni dopo il solstizio. Questa festa include il calcio storico fiorentino, sfilate e spettacolari fuochi d’artificio sul fiume Arno.
Il tramonto
Il solstizio è un ottimo momento per godersi lo straordinario tramonto toscano da punti panoramici come Piazzale Michelangelo o Fiesole. Firenze gode di circa 15-16 ore di luce diurna, dando ai visitatori e alla gente del posto tutto il tempo per esplorare i monumenti della città, come il Duomo, Ponte Vecchio e il Giardino di Boboli.


“Le cose tutte quante hanno ordine tra loro, e questo è forma che l’universo a Dio fa simigliante.”
Nel primo canto del Paradiso, Dante menziona il fatto che le stelle fisse cambiano posizione lentamente rispetto agli equinozi. Qui il poeta accenna alla variazione della posizione delle costellazioni dovuta alla precessione.
“Ma prima che gennaio tutto si sverni, per la centesma parte e più si crolla la casa d’Ariete…”
Nel ventisettesimo canto del Paradiso, Dante parla del cambiamento della posizione della costellazione dell’Ariete rispetto all’equinozio di primavera.
Lo zodiaco del Battistero
Sul pavimento della magnifica costruzione ottagonale c’è uno zodiaco scolpito nel marmo, al cui centro ruota attorno al sole una scritta palindroma in latino:
“EN GIRO TORTE SOL CICLOS ET ROTOR IGNE”
io Sole volgo obliquamente i circoli e son volto dal fuoco
