L’Annunciazione è simbolo di speranza e rinnovamento e rappresenta un inizio d’anno degno di nota.

Il calendario fiorentino, utilizzato a Firenze durante il Rinascimento, aveva un modo unico di segnare l’anno. A differenza del calendario gregoriano che utilizziamo oggi, il calendario fiorentino iniziava l’anno il 25 marzo, festa dell’Annunciazione (il giorno in cui l’angelo Gabriele annunciò alla Vergine Maria che avrebbe partorito Gesù).

Giotto, 1303

L’Annunciazione di Beato Angelico (1440-1445 circa) è un affresco conservato nel convento di San Marco a Firenze.

Leonardo, 1472

Uffizi Gallery

Questo dipinto mette in mostra la maestria di Leonardo nella prospettiva, nell’anatomia e nel naturalismo. L’angelo Gabriele si inginocchia davanti a Maria in un giardino lussureggiante, con elementi botanici dettagliati e un paesaggio che sfuma nella luce.

Sandro Botticelli (1489)

La versione di Botticelli è degna di nota per la sua composizione drammatica e l’intensità emotiva. Maria appare sorpresa, mentre Gabriele gesticola enfaticamente, creando un’interazione dinamica tra le figure.

Andrea Del Sarto (1512)

La versione di Del Sarto è celebrata per i suoi colori tenui e armoniosi e per la composizione equilibrata. Le figure sono elegantemente posate, con un umore sereno e contemplativo.

El Greco (1576)

La versione di El Greco è drammatica ed espressiva, con figure allungate e colori vivaci. Il dipinto riflette il suo stile unico, fondendo tradizioni artistiche bizantine e occidentali.

Tiziano 1559

L’interpretazione tardo rinascimentale di Tiziano è dinamica e piena di movimento. L’angelo Gabriele irrompe sulla scena con energia, mentre Maria reagisce con un misto di sorpresa e riverenza.

Caravaggio 1608

La versione di Caravaggio è notevole per il suo realismo e l’uso drammatico del chiaroscuro. La scena è intima e umanizzata, con Maria raffigurata come una giovane donna comune.